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Cos'è la resistenza climatica di Fridays For Future: si torna a protestare in piazza a Cuneo

CUNEO

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CUNEO CRONACA - La "Resistenza Climatica" di Fridays For Future torna nelle principali piazze d’Italia. L'appuntamento a Cuneo è per sabato 7 ottobre in piazza Galimberti alle 11. FFF invita tutte le associazioni, i sindacati e i movimenti ad aderire alla manifestazione che per la prima volta prevede un programma di laboratori e talk. Il programma delle attività su Fridays For Future Cuneo.

"L’italia è a un nuovo capitolo della storia climatica - si legge sul sito di FFF Italia -. Ondate di calore, alberi sradicati dal vento, chicchi di grandine come palle da tennis e alluvioni. È il capitolo della devastazione, che rende l’azione collettiva indispensabile". "Un governo che, all’indomani della catastrofe, nega ogni correlazione tra fenomeni estremi e crisi climatica è un governo negazionista. E per questo inadeguato a indicare risposte per prevenire i peggiori scenari prospettati dalla scienza climatica" dice Giacomo Zattini, portavoce del movimento.

La prima causa dell’aumento delle temperature, e di conseguenza dei fenomeni climatici estremi, sono i combustibili fossili, su cui l’Italia continua a investire ampiamente. Il nostro paese ha una responsabilità importante nelle politiche di mitigazione mondiali, date le sue emissioni storiche. L’Italia dovrà superare gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea, riducendo le sue emissioni di gas climalteranti dell’80% entro il 2030 e decarbonizzando totalmente il settore elettrico entro il 2035.

Accanto alle politiche di mitigazione è necessario affiancare politiche di adattamento che preservino gli equilibri e le risorse del pianeta, prima fra tutte l’acqua. Il movimento propone alcune soluzioni per tutelare l’acqua e garantire maggiori difese naturali ai fenomeni estremi, tra cui: ridurre i consumi, ripristinare gli alvei originari dei fiumi, tutelare e promuovere la salute del suolo, favorire l’assorbimento dell’acqua nel suolo, spingere la forestazione, ripristinare i fondi del PNRR per il dissesto idrogeologico.

 

 

 

 

 

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