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Così Comunali e Politiche hanno tracciato la strada di destra a Savigliano

SAVIGLIANO

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GUIDO CHIESA - Confrontare i risultati di elezioni così diverse come le Comunali di giugno e le Politiche di settembre può rivelarsi un esercizio interessante: aiuta a capire i comportamenti dell’elettorato di Savigliano e ad intravvedere i possibili sviluppi della vita amministrativa della città della provincia di Cuneo.

Ad una analisi attenta non può infatti sfuggire il fatto, di certo non casuale, della corrispondenza quasi perfetta tra il 42,12% raccolto al primo turno delle Comunali dai due candidati di centrosinistra, Ambroggio e Saglione, e il 43,43% raccolto alle Politiche dalla coalizione di centrosinistra, Terzo Polo e movimenti vari di Centro e di Sinistra (Mastella Noi di Centro europeisti, Unione Popolare con De Magistris e Italia sovrana e popolare). 

A questo corrisponde la quasi perfetta identità tra i voti raccolti al primo turno delle Comunali dai due candidati Portera e Zampedri, ossia il 57,88%, ed il 56,57% raccolto alle Politiche dalla coalizione di Destra, Movimento 5 Stelle e liste varie di Destra (Italexit, Vita e Alternativa per l’Italia-No green pass).

In altre parole entrambe le elezioni hanno confermato l’esistenza in città di due blocchi, uno più o meno del 43% e l’altro più o meno del 57%, ai quali i politologi probabilmente attribuirebbero le etichette di “progressisti” e “populisti”. E’ questa una schematizzazione piuttosto grossolana della realtà, ma di uso comune nel dibattito politico di questi nostri tempi e come tale utilizzata nel seguito del ragionamento.

Per quanto riguarda il blocco “progressista”, il fatto che consenso ai due candidati di centrosinistra alle Comunali sia del tutto simile a quello raccolto alle Politiche conferma che il Terzo Polo ha raccolto voti solo nell’area di centrosinistra e che non ha in alcun modo richiamato voti dal cosiddetto centrodestra moderato. Questa diagnosi è confermata dal balzo in avanti, dalle Comunali alle Politiche, di Forza Italia (+5,3%) che era il partito al quale si pensava avrebbe sottratto voti.

Per quanto riguarda il blocco “populista” appare evidente che già al primo turno delle Comunali gran parte degli elettori di Destra avevano optato per il candidato Portera piuttosto che per il candidato ufficiale dei partiti della coalizione, che infatti non è riuscito ad andare al ballottaggio. Il sostegno al ballottaggio dei voti della Destra a favore del candidato Portera non è stata altro che l’anticipazione di quello che sarebbe successo 3 mesi dopo alle Politiche.

Infatti tutti e tre i partiti della coalizione di destra si sono ripresi alle Politiche i voti che avevano momentaneamente riversato sul candidato Portera alle Comunali, registrando un sostanzioso balzo in avanti: Fratelli d’Italia (+17,9%); la Lega per Salvini (+3,5%) e Forza Italia (+5,3%).  In buona sostanza è assolutamente verosimile che i voti alle liste civiche che hanno portato Portera al ballottaggio (Progetto per Savigliano, Amici di Savigliano e Noi X Savigliano) siano confluite in massa nei 3 partiti della Destra o, per qualche decimale, nei movimenti vari della Destra. 

Al blocco “populista” appartiene di diritto il Movimento 5 Stelle per il fatto stesso che il sindaco Portera è stato in Consiglio Comunale il suo capogruppo sino a pochi mesi dalle nuove elezioni. Alle Comunali si era già assistito ad un suo robusto ridimensionamento rispetto al risultato di 5 anni fa quando era sulla cresta dell’onda. Alle Politiche di settembre ha registrato un’ulteriore flessione del 3,46% che, con ogni probabilità, si è distribuito tra i vari partiti della Destra.

In sintesi, l’andamento delle due elezioni indica che l’elettorato di riferimento di questa amministrazione comunale non potrà che essere l’elettorato di Destra e che al Movimento 5 Stelle sarà inevitabilmente riservato un ruolo di comprimario anche a dispetto delle opinioni di molti dei suoi elettori. Ne è conferma il fatto che il sindaco Portera ha anticipato gli avvenimenti facendosi portatore della candidatura di un presidente della provincia di Destra e iscrivendosi, di fatto, alla corte del presidente della Regione Cirio.

In questa situazione i rappresentanti del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale non avranno probabilmente molte possibilità di mettere in discussione le decisioni di una maggioranza che tiene conto dell’effettivo orientamento degli elettori di Savigliano. A meno che non prendano la decisione di cambiare campo e di uscire dalla maggioranza esistente, facendosi sostituire dai due consiglieri di minoranza espressione della Destra. Decisione questa ritenuta, al momento, altamente improbabile.

Guido Chiesa

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