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Anna Messa di Bra: il cuore rivolto ai bambini deIl'Ikonda Hospital in Tanzania dal 1984

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Quando la generosità si replica attraverso persone di buona volontà, creando una catena di solidarietà.

E' il caso dell'Ikonda Hospital, nel Distretto di Makete in Tanzania, nel cuore dell'Africa, dove i Padri Missionari della Consolata, insieme alla popolazione locale, dal nulla, nel 1965, hanno costruito un ospedale che offrisse assistenza sanitaria a persone bisognose che in caso di malattia non avrebbero speranza di sopravvivere. 

Grazie alle donazioni attualmente l'ospedale dispone di macchinari di primo livello, di sale parto, di sale operatorie e dell'assiduo approvvigionamento di farmaci. Alla formazione del personale sanitario contribuiscono medici, infermieri e semplici volontari, che periodicamente, a loro spese e in modo del tutto gratuito, prestano professionalità, esperienza e tempo.

E' stata appassionata divulgatrice dell'Ikonda Hospital la braidese Anna Messa, garante per l'associazione Donne per la Granda, che ha promosso il pranzo solidale per raccolta fondi svoltosi il 25 novembre a Villa Bottera di Riforano, nel Cuneese.

Anna mi spiega: “E' stata una festa tra i sostenitori dell'Ikonda Hospital, resa speciale per la partecipazione di Fratel Gianfranco Bonaudo dei Padri della Consolata, tra i pionieri del progetto per la costruzione dell'ospedale; del dottor Giampaolo Zara, direttore e presidente del Ikonda Hospital; del dottor Giuseppe Vasta, dentista; del dottor Marco Gallo di Bra. I sostenitori del progetto sono stati: Maria Teresa Buttero Cascina Monsignore di Vicoforte (vino); dottor Attilio Zanetti di Brescia (grana padano); ditta Bogliano di Monticello d'Alba (prodotti industriali per la pulizia) e la talentuosa artista Gabriella Malfatti, che ha donato 5 splendide opere pittoriche, con un notevole ricavato da destinare interamente all'ospedale”.

Da quando sei volontaria per l'Ikonda Hospital?

"Dalla mia prima volta in Tanzania nel 1984, sono tornata altre undici volte; come rinunciare a quei bimbi, stracciati, denutriti, che se non fosse per la generosità di tante persone, sarebbero votati anche alla morte, e che ogni volta ci fanno festa venendoci incontro sorridendo felici, malgrado la miseria che li circonda. La Tanzania è una terra desolata e la suggestiva bellezza della natura, contrasta con la povertà, la miseria più nera".

Hai in mente qualche altro progetto?

"A breve promuoverò un'asta di opere donate da artisti braidesi. Tengo a precisare che l'associazione di volontari "Tanzania nel cuore" sarà il tramite per la consegna dell'intera somma all'ospedale di Ikonda".

Vuoi lasciare un messaggio?

"A riguardo, cito Giovanna Tealdi, la nostra presidente dell'associazione Donne in Granda: “L'Africa non ha bisogno di elemosina, servono meno parole e più fatti per contribuire alla sua crescita".

Fiorella Avalle Nemolis

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