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Comitato per la tutela di piazza Europa e sindaco di Cuneo parlano lingue diverse

CUNEO

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ALICE MARINI - "Noi siamo qui a dibattere di una decisione già presa, di un progetto che si farà. C’è una popolazione piena di dubbi e di domande che chiede spiegazioni. Non ritenete forse che questo progetto debba essere ripensato?". Risvegliandosi la mattina dopo, ci sembra proprio che ciascuno sia rimasto dalla sua parte senza alcun dubbio: il Comune di Cuneo, che andrà avanti nel suo progetto per piazza Europa - con la costruzione di un parcheggio sotterraneo, l’intervento più costoso fra quelli previsti dal Bando Periferie che vale 18 milioni - e il Comitato per la tutela di piazza Europa, che continuerà ad essere "contro", in base a tutte le motivazioni e i problemi sollevati (LEGGI QUI).

Tra la maggior parte degli abitanti della zona e gli amministratori comunali si è creato un acceso e incerto dibattito, con venature tristi e motivazioni contrapposte. Si sono levate le voci di insegnanti, architetti, consiglieri d'opposizione e dei presidenti di Comitato dei quartieri Cuneo Nuova e Cuneo Centro (promotori dell’incontro nella sala parrocchiale del Cuore Immacolato) che hanno esposto, per filo e per segno, le eventuali conseguenze di quello che per molti residenti sarebbe – come è stato definito – "un progetto povero, impattante e anacronistico".

Cosa ha fatto saltare sulla sedia i numerosi presenti in sala è stata la questione dei box sotterranei. Costanti nel tempo le proteste delle minoranze, espresse in più Consigli comunali e in diverse commissioni e occasioni d’incontro e di dibattito fra residenti. Per l’assessore Davide Dalmasso, però, il parcheggio "serve, le macchine purtroppo ci sono". Allo stesso tempo condividerebbe la scelta di spingere sulla mobilità dolce e di limitare gli spostamenti sull’altopiano.

L’aspetto urbanistico e quello legato più strettamente alla salute del cittadino pungono però come una spina nel fianco. Il sindaco Federico Borgna: “Immaginare un intervento nel punto centrale della città servirebbe a evitare il rischio di renderla un’area sofferente”. Perché quando c’è riqualificazione urbanistica, c’è riqualificazione sociale, sostengono gli amministratori. E l’aria non sarebbe un problema: “La sua qualità è importante e sono stati presi tutti i provvedimenti volti a ridurre i livelli di concentrazione di polveri sottili”.

Tuttavia, cosa fa più male a questa gente è il fatto di non essere stata interpellata quando si è trattato di decidere. Le loro opinioni successive – dicono – sembrano essere state considerate un ostacolo. “Il Bando Periferie è stato pubblicato nel giugno 2016, con termine a fine agosto e un tempo, nel mezzo, di appena tre mesi” ha ribattuto il sindaco. Ma questa, per i cittadini, non sembra valere per niente come giustificazione. L’Amministrazione avrebbe addirittura “eluso l’obiettivo del Bando Periferie", cioè ricucire il tessuto sociale secondo i maggiori detrattori del progetto.

Agitazione generale e un bisogno di risposte che si sarebbe tradotto in una comunicazione intermittente e, a tratti, titubante. Con clamorose prese di posizione, come quella dell'avvocato Riccardo Sartoris, presidente del Movimento Consumatori di Cuneo, che è intervenuto concludendo platealmente: "Sindaco, questa sarà la sua Caporetto!". Alla fine della serata, sembra certo che i residenti non si fermeranno qua, pur sapendo di continuare a parlare di una “decisione già presa”. E come conclude amaramente il Comitato per la tutela di piazza Europa: "Una serata senza senso...".

Alice Marini

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