Sono passati 36 anni dal quel 1981 quando un gruppo di educatori fondò la cooperativa sociale Alice di Alba, in provincia di Cuneo.

La voglia di aiutare il prossimo e l'entusiasmo sono rimasti i medesimi anche se oggi i soci sono 58, i dipendenti 125 e i servizi gestiti 23 in settori storici come dipendenze e disabilità e in quelli più recenti rivolti ai minori, al social housing, all'accoglienza.

E' possibile, quindi, destinare il 5x1000 ad Alice; un piccolo contributo che non costa nulla, ma che per la cooperativa significa molto. Basta indicare sulla dichiarazione dei redditi (CU, 730, UNICO) il Codice Fiscale della cooperativa 00973250046. Ecco le ultime novità presentate in assemblea.

Il settore dipendenze – che comprende le comunità Il Tavoleto di Alba e Alice Mamme e Bimbi a Trezzo Tinella oltre ai progetti di reinserimento attraverso l’housing sociale Casa Pina – ha presentato il nuovo progetto Dat – Domiciliarità territoriale assistita, che nasce da una progettazione condivisa da Sert e Cis nell’ambito del Piano locale per le dipendenze del Dipartimento Asl Cn2.

Cosa significa? Che un operatore, un educatore o un oss accompagneranno gli utenti per affrontare i problemi pratici della quotidianità, aiutandoli così ad aumentare la capacità di prendersi cura di sé: dalla gestione della casa, alla ricerca del lavoro alle visite mediche. Non un servizio taxi ma un progetto educativo ritagliato sulle esigenze del singolo.

Il mondo scuola (doposcuola, cam, assistenza autonomia, estate ragazzi), è concentrato sulla prossima stagione della Colonia marina di Bra a Laigueglia, dopo il successo del primo anno di gestione.

La colonia sarà aperta dal 1° giugno al 29 ottobre per famiglie e gruppi che potranno contare su camere con bagno privato, spiaggia attrezzata e animazione. Alcune settimane saranno dedicate ai minori. E’ in programma una giornata di iscrizioni sabato 13 maggio dalle 8,30 alle 13,00, nella sala conferenze del Centro polifunzionale Arpino di Bra.

Sono, invece, ormai conclusi i lavori di ampliamento di Casa Pina ad Alba, nel quartiere Mussotto: è stato realizzato un basso fabbricato di fronte alla casa principale, sede del nuovo ufficio, di una sala colloqui, migliori spazi comuni e un nuovo trilocale.

Salgono così a 13 gli alloggi disponibili nel social housing, alcuni destinati a richiedenti asilo e rifugiati, altri a persone in difficoltà. Al piano terra anche un alloggio con accesso disabili. Al cantiere si è accompagnata la ristrutturazione dell’equipe di lavoro, oggi più specializzate e trasversali a più territori.

Dall’area disabilità (tre centri diurni ad Alba, Canale, Sommariva Bosco), hanno annunciato l’istituzione nel 2016 di un Tavolo a tema promosso dal consorzio dopo le richieste di diverse cooperative.

Vi partecipano 27 enti del territorio tra cooperative e associazioni, divisi in sei gruppi di lavoro: quello guidato dalla cooperativa sociale Alice è incaricato di fare una fotografia dell’esistente per arrivare alla creazione di un database di tutti i servizi disponibili e, magari di uno sportello disabilità. Gli altri gruppi si occupano di vita indipendente, dopo di noi, formazione e bandi, tavolo scuola, famiglie.

Per quanto riguarda i nidi, oltre ai tre gestiti ad Alba, Ceresole e Castagnito, il 2016 ha visto l’apertura del nuovo micronido di Vezza d’Alba, che conta 17 bambini e tante attività dalla psicomotricità alla pet therapy allo yoga.

La Cucina di Pina, la gastronomia sociale, infine, si occupa quotidianamente dei pasti necessari alle varie strutture della cooperativa (29.500 mila all’anno), la preparazione dei prodotti destinati alla vendita, come le zuppe e le conserve, anche se nell’ultimo anno l’ha vista impegnata soprattutto nel servizio di catering, in particolare per la Ferrero.

Nei diversi settori, inoltre, sono attive convenzioni con le scuole per gli stage in alternanza scuola lavoro e con le Università per i tirocini curriculari.