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CAMERANA/ "The Old Oak", il film sulla speranza di Ken Loach torna sul grande schermo

MONTAGNA

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SERGIO RIZZO - Dopo il successo della serata dello scorso 24 maggio a Belvedere Langhe, l’associazione 661, La Pedaggera, in collaborazione con la Pro loco di Camerana, ripropone la visione di The Old Oak, ultimo capolavoro cinematografico del regista Ken Loach. La proiezione si terrà venerdì 14 giugno presso la sala polivalente del Comune di Camerana, in Borgata Villa alle ore 21.

La scelta di presentare in una nuova sede il film di Ken Loach è scaturita dal voler ancora evidenziare i temi che il film riesce a toccare con assoluta lucidità e calore umano. La cooperazione fra stranieri, siriani rifugiati e gli abitanti della cittadina inglese, scalda il cuore degli spettatori e nutre positive speranze di nuova umanità.

The Old Oak, letteralmente la vecchia quercia, è il malandato pub dove l’umanità si rianima. È un posto speciale. Non è soltanto l'unico pub aperto in una ex cittadina mineraria del nord est dell'Inghilterra (villaggio della contea di Durham), è l'unico luogo pubblico in cui le persone possono ritrovarsi. La fine della risorsa lavorativa ha ridotto numericamente gli abitanti e leso nel morale una comunità capace, nel passato, di esprimere solidarietà sociale e di lottare per la difesa del posto di lavoro.

Quella che un tempo era una fiorente comunità, si ritrova piena di rabbia, risentimento e senza un briciolo di speranza per il futuro. Sono rimasti, nel 2016, pochi nuclei familiari isolati tra cui sembrano prevalere solo coloro che vivono di recriminazioni e vedono, in chiunque altro si avvicini loro, un profittatore che vuole togliergli quel poco che gli è rimasto.

TJ Ballantyne tiene in piedi il pub con buona volontà, ma rischia di perdere una parte degli avventori affezionati quando nel quartiere vengono accolti alcuni rifugiati siriani. “Abbiamo passato tutta la vita in questo paese. E ora dovremmo dividerlo con quelli là? Ma chi li conosce?”. Ken Loach, però, nonostante il contesto, e il particolare momento storico, ravvede ancora umanità e solidarietà e attraverso la simpatia e sensibilità umana tra TJ Ballantyne e Yara, la giovane siriana con la passione della fotografia, costruisce una possibilità altra, di confronto, convivenza, vicinanza.

È una storia che esprime speranza nonostante la società, come il pub, sia “malandata”, carica di tensioni e “guerre tra poveri”. Al termine del film dibattito ed a seguire un rinfresco. La partecipazione è gratuita con offerta libera.

Per ulteriori informazioni: https://www.facebook.com/cineperlaterra.

Sergio Rizzo 

 

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