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Il volontariato non va in vacanza: a Bra le infermiere della Croce Rossa offrono controlli e ascolto

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E' un venerdì mattina, giorno di mercato a Bra. Cammino lentamente nell'isola pedonale di via Cavour: è il cuore della città. L'aria è agostana, il clima è quello che all'isola d' Elba si definisce "tempo di scirocco", ossia caldo umido con cielo minaccioso, di cattivo umore e con probabili improvvisi acquazzoni.

E invece no, adesso è il sole che spunta minaccioso, per fare un dispetto alle nuvole. I dehor sono affollati, c'è fermento nella via, inutile negarlo, per quasi tutti gli italiani agosto è da sempre sinonimo di vacanza. Si respira quell'ineffabile spensieratezza, noi vacanzieri, quasi remissivi nel lasciarci andare in chiacchiere, senza tempo, senza smanie di correre: si manifesta l'inequivocabile sintomo della "febbre da ferie".

Mi incammino sul marciapiede, adagio facendo attenzione a non inciampare e, intanto che osservo i passanti, prendo coscienza e assaporo anch'io quel dolce trastullarsi senza sensi di colpa. A metà della via mi imbatto in un gazebo piuttosto ampio, è di un bianco sfavillante e sulla tendina che sporge si legge chiara la scritta in rosso: "Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana".

E' quasi un piccolo ambulatorio all'aperto, gestito da cinque infermiere che indossano la divisa blu e un sorriso accogliente e incoraggiante. Mi fermo, saluto le volontarie che mi invitano a fermarmi per un controllo della pressione arteriosa, e del valore glicemico. Dunque, non siamo tutti in ferie, tra noi ci sono anche volontari che si dedicano al prossimo.

Come potrei sottrarmi a fronte di un gesto così generoso? Mi accomodo e intanto, mentre noto una certa curiosità nei passanti, immagino si stiano domandando: “Che ci farà quella signora seduta con le infermiere attorno, così affaccendate con apparecchiature sanitarie?”.

Qualcuno si ferma e chiede informazioni: un atto di coraggio! Non nego che di fronte agli accertamenti sanitari provo disagio, diciamo pure timore di scoprire brutte notizie sulla mia salute, quindi di solito tendo a fuggire con un "magari un altro giorno" e rimando. Invece, oggi di fronte a cinque infermiere sorridenti, come non premiare il loro volontariato?

Eseguono gli esami e mi rilasciano un tesserino intestato: “Croce Rossa Italiana, Corpo Infermiere Volontarie, Ispettorato di Bra”, con riportata la data e i risultati, decisamente buoni. Con un certo sollievo, approfondisco e chiedo informazioni sulla lodevole iniziativa.

“E' un nuovo servizio che, da un mese a questa parte, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, fornisce la Croce Rossa di Bra, attraverso le infermiere volontarie. E' gratuito e fruibile da tutta la popolazione, in particolare dalle persone anziane, che di solito sono restie a fare controlli", mi spiega Lucetta, la volontaria che conosco da tempo. Ma c'è dell'altro: “Ci sono due numeri telefonici, che pubblicizzeremo, e sono il 3667645427 oppure il 3667641789, con orario dalle 9.00-12.00/15.00/18.00, a cui potrete rivolgervi, dal lunedì al venerdì, per qualsiasi vostra necessità di natura sanitaria, ma soprattutto come punto di ascolto per persone sole a cui serve un po' di conforto, o per riferire di un altro disagio. Attraverso la comunicazione, potremo dare indicazioni e mettervi in contatto con l'associazione indicata per risolvere il vostro caso specifico".

Ringrazio le infermiere volontarie e mi complimento per la loro generosità. Riprendo il mio percorso, gustando la sensazione di vacanza, accresciuta da un piacevole senso di benessere dopo un controllo sanitario che ha dato un buon esito. Mi accomodo nel dehor di un locale e consumo il mio caffè, per sentirmi a pieno parte del mondo vacanziero. E' un progetto finanziato dal Comune di Bra attraverso la Consulta del Volontariato e coordinato dalle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana – ispettorato di BRA.

Fiorella Avalle Nemolis 

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