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"Parole e immagini", premiazione a Boves: partecipanti da Lazio, Veneto, Lombardia e Liguria

CUNEO

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ADRIANO TOSELLI - Nel pomeriggio di sabato 22 giugno, uno dei primi giorni davvero estivi e caldi dell’anno, sole caldo e cielo sereno hanno accolto la premiazione della XXXIII edizione del concorso «Parole ed immagini», a Mellana di Boves, nella stupenda cornice verde dell’anfiteatro dietro l’oratorio. Saluto, con plauso, ha portato, ancora, il «padrone di casa», il parroco don Beppe Laugero.

Buono era il pubblico presente, con partecipanti arrivati, oltre che dal Piemonte, da Lazio, Veneto, Lombardia, Liguria. La arpista Maria Antonietta Carafa ha intramezzato, con le sue note, i vari momenti. Ai vincitori sono andati libri (in «libera distribuzione» a tutti i presenti), prodotti locali, diplomi, targhette (su richiesta). La cerimonia è stata coordinata dai giurati degli «scritti», Giorgio Casiraghi ed Elisa Dani, oltre che dall’organizzatore Adriano Toselli (altri componenti del gruppo erano Cecilia Baudino e Rosanna Marro).
 
Quest’ultimo ha segnalato il solo rammarico, in un’iniziativa confermatasi, a detta delle giurie, di «ottimo livello medio», una «sezione poesia e prosa giovane» non della ricchezza del passato. Tra i giovani si è data segnalazione a Silvano Giordanengo di Roccasparvera. Si è rilanciata, con confortante partecipazione, la sezione non competitiva «Invito alla scrittura». La premiazione delle «lingue naturali e dialetti» è stata curata dalla giurata cuneese Candida Rabbia. Nella «satira» nuovo successo vi è stato del genovese Francesco Masini, con, «romanesco», «’Na  dimostrazione» (presente, prima di altra premiazione in Riviera). Ha omaggiato il pubblico e Mellana di una sua lirica scritta per l’occasione, di ispirazione palazzeschiana, con la frazioncina vista come «luogo di poesia».
 
Nella poesia, alla sua prima partecipazione, è stata scelta la nota cuneese Emma Barberis, con la deliziosa «Il fascino dei grovigli». Ha preceduto la genovese Daniela Malini, con «Farfalle». L’emiliano Stefano Baldinu (altro «premiatissimo» a livello nazionale, impegnato in analogo momento altrove), che produce sia in lingua italiana che in sardo e ligure, si è classificato al terzo posto, con «Non voleva far parte del suo buio», ex aequo con vecchia conoscenza della manifestazione, Davide Rocco Colacrai, di Terranova Bracciolini.
 
L’aretino, con «Nel nome della madre e del figlio», ha avuto un terzo premio anche nella sezione di «abbinamento», con opera di Caterina Cannati.
Tra le prose italiane è stata scelto «Lo sguardo da lontano», della parmense di Noceto Elisa Marchinetti (assente in quanto impegnata, da insegnante, nelle «maturità»), già vincitrice l’anno scorso. Per lei è arrivata anche segnalazione per «La cartolina». Prima ex aequo al suo fianco è stata «Colori» di Patrizia Birtolo, da Giussano (Monza Brianza), già segnalata l’anno scorso, presente. Terza è arrivato «Ha un futuro radioso», di Tiziano Malfatto, milanese di Paderno Dugnano. Segnalazioni son arrivate a «Un bagaglio in più» e «Filo» di Mariagrazia Doglio, di Villanova di Albenga (Savona), alla prima partecipazione, e  a «La Nun», della vecchia conoscenza Sandro Cuppini, di Bergamo.
 
Molti sono stati i premi assegnati dalla giurata Candida Rabbia alle sue sezioni, con tanti ex aequo. Vincitori son stati la poesia in logodurese «Giggirriva» (su un mito assoluto italiano del mondo del calcio di ogni tempo, lombardo sardo di adozione) di Stefano Baldinu (San Pietro in Casale, Bologna), affiancato da «Anvìa ‘d libertà» di Maria Teresa Cantamessa Andrina, pluripremiata ultranovantenne di Ivrea (Torino). Hanno preceduto «La litra d’Andrea» del cuneese sommarivese Luigi Lorenzo Vaira, a pari merito con «Dëspanand melia» di Luciano Milanese, Poirino (Torino). Terzi son stati «Madònna du Desèrt» di Pietro Baccino, Savona, «O principe e ‘a maschera» di Giuseppe Ranieri, «Irneari», bergamasco innamorato di Napoli.
 
Ben sette sono stati i segnalati, da «Lu ciucciarieglie Peppinieglie» di Giovanna Gizzi, abruzzese di Sulmona (L’Aquila), a «Messoné», di Luciano Milanese, Poirino (Torino), a «La bròca» e «La schergna» (ironia e tragedia) di Luigi Lorenzo Vaira, a «S’accabadora» di  Stefano Baldinu, a «Pàrrani i muri» di Angelo Canino, di Acri (Cosenza), a «U butà» di Agostino Barletta, di Genova e a «A San Maté» di Pietro Baccino. Nelle prose si è ripetuto l’ormai solito vero trionfo di Luigi Lorenzo Vaira, primo con «Un fià de speranza», «Nòno e anvod» e «Le squasi giusteur». Al suo fianco, secondo, è ancora Luciano Milanese, torinese di Poirino, con «Luisin ed la Brisà», precedendo «Er museo du dialèt» di Pietro Baccino.
 
Per le fotografie, la giuria era ancora formata da Grazia Bertano, Cristiano Cerato e Massimo Macagno. Vi son state conferme di vincitori, con alcune novità. Al tema «I sorrisi degli anziani» premiato è stato Renato Piazzini, di Firenze, per «Artimino 1/3», precedendo la sua concittadina Sandra Ceccarelli, con «Ori di Sant’Ambrogio 4/4» (anche segnalata per la ammiccante « Dimmelo in un orecchio 3/4») e Daniela Patriti, di Fossano (Cuneo), con «Giò 3». L’organizzatore ha sottolineto l’importanza, in un Paese che invecchia, per anziani e non solo, di affrontare la vita «sorridendo», quasi visto come «dovere morale»...
 
Per «Ruderi e rovine» ha vinto Nicola Daddi, di Genova, per «Il palazzo e le sterpaglie, foto 1», «In volo sull’abbazia, foto 3», e «Chiesa nella campagna, foto 4», «Trittico gotico, in bianco e nero». Ha preceduto Rossana Tolosano, di Dronero (Cuneo), alla prima partecipazione, con «La luce penetra, fa capolino, gioca con le forme, Ogni tramonto ha il suo fascino, ogni giorno diverso» ed Ermanno Agostinetto, di Confreria di Cuneo, «Fotoclub Espera» di Roccavione per «Circo di Jerash - Giordania, foto 3». Per «Il mio colore preferito» ha vinto Angelo Gabelli, Castellazzo Bormida (Alessandria), per «Il rosso», ovvero, della serie, «Lo scialle», dal grande «movimento», giudicata la migliore fotografia dell’edizione, «decisione non facile, dato l’ottimo livello di varie fotografie premiate». Ha preceduto Renato Piazzini con «La borsetta 1/4», «Un bianco e nero ad esaltare il “punto rosso” centrale, protagonista» (autore anche segnalato per «Il foulard” 4/4») e Rossana Tolosano, Dronero (Cuneo), con «Rosso adorato, ‘ne basta poco per essere notato, foto 1», dove lo stesso effetto è venuto fuori nel gioco tra verde e rosso. Segnalazione per Renato Piazzini di Firenze. Per «Fotografie dal bosco» vincitore è stato Cornelio Cerato, di Cuneo, per il trittico «La solitudine del vecchio albero», «La magia della luce» e «L’albero invaso». Secondo si è classificato Nicola Daddi, per «Il bosco ed il lago, foto 3» (segnalato anche per « Dalla nebbia, le chiome di un bosco»), precedendo la nuova partecipante Susanne John, fiorentina, per «Magia mattutina, foto 2».
 
Per la «Bellezza infinita, ovvero «la bellezza senza fine, senza limiti» (praticamente un «tema libero»), si è arrivati ad un risultato mai visto prima nella storia del «Concorso», rarissimo in generale: tre vincitori ex aequo... In effetti «Nulla è soggettivo come il concetto di “bellezza”... Bello ciò che piace...»... «Nella impossibilità di scegliere tra tre belle immagini, senza difetti, diversissimi modi di esprimere lo stesso concetto, “il bello”, tre visioni, tre aspetti...».
 
Quindi sul «podio» insieme, Sandra Ceccarelli, «Bouquet” 2/4», bella «natura morta» (segnalazione anche per «La perla 1/4», citazione artistica del celebre quadro barocco seicentesco fiammingo di Vermeer), Bianca Maria Capanna, di Cuneo, «Fioriture primaverili, foto 1», un delizioso dettaglio di fiore, e Nicola Daddi, «Terrazza Mascagni a Livorno», un luminoso scorcio di lungomare. Segnalata è stata anche Daniela Patriti, per i tre scatti della serie «Passeggiando verso il lago dell’Oronaye», e a Graziano Isaia, di Piasco (Cuneo) per «Sguardo grato, foto 1», bel «paesaggio».
 
A tutti i vincitori sono andate in premio anche «buoni per artistiche stampe», offerte da «Imprimere», la ditta fontanellese del giurato Cristiano Cerato. Non son stati dimenticati dagli organizzatori tutti coloro che han offerto libri, dalle Fondazioni Cassa Risparmio di Cuneo e Torino, alla Banca di Boves, alle Case Editrici Primalpe (sulla cui rivista alcuni testi vincitori potranno essere pubblicati) ed Araba Fenice, alle librerie cuneesi Ippogrifo, Stella Maris, Senza Polvere, Centro Libri, alle Biblioteche di Boves e Chiusa Pesio. In distribuzione a tutti i presenti son state anche poste stampe storiche bovesane offerte dalla «Banca di Boves», ex «Cassa Rurale».
 
Nella sezione «principe», «simbolo», di «Abbinamento Parole ed Immagini», visionata da entrambe le giurie, ha vinto ancora Marina Falco, artista cuneese di Borgo San Dalmazzo, a con «Imprevedibile natura», abbinando sempre testo elegante e sensibile, da lei letto alla premiazione, a curate immagini. Ha preceduto «Uno squarcio di luce» di Silvana Del Cero, Maria Luisa Pizzolato e Mario Bordin, Bassano del Grappa (Vicenza), presenti, «Lavoro corale, con testo e dipinto potenti». Terzi ex aequo son stati «Nel nome della madre e del figlio» di Caterina Cannati e Davide Rocco Colacrai, Terranova Bracciolini (Arezzo), ed «Omaggio a Sabrina», poesia «Restiamo», con fotografia «Provenza», di Michele Siciliano, Boves (Cuneo), per il bel testo abbinato ed elegante immagine. Segnalazione è andata a Duilio Carpitella, romano (uno dei premiati arrivati da più lontano alle cerimonie, in questi trenta anni, alla seconda presenza), per «Maturità di Bernarda», grande lavoro grafico, una delle espressioni delle sue grandi ricerche stilistiche e contenutistiche, delle sua ricerca di «prospettive inverse». La giornata è finita sempre in momenti conviviali (dal Circolo ed al «Bar 40» di Borgo San Dalmazzo, vero ristorantino), partecipati, a parlare di poesia e fotografia.
 
Vicine alle centocinquanta son le opere selezionate del «Concorso Parole ed Immagini», XXXII edizione, esposte, sino a domenica 30 giugno, nel Circolo di Mellana (ex scuola elementari), di ottimo livello medio. «Un po’ carica, visto che le giurie hanno “ammesso” quasi tutto, ma, pensiamo, come ogni anno, che sia “la più bella mai realizzata”. La prossima sarà ancora meglio!». L’ultimo giorno sarà aperta dalle 15 alle 19, diversamente su appuntamento, telefonando al 340.3761714. Verdetti, testi, fotografie, si trovano sul BLOG.
 
Adriano Toselli
 

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