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"Pennellate in erba" a BrArte, la prima mostra delle giovani allieve dei corsi di pittura e disegno

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Nella sala espositiva di BrArte, in via Vittorio Emanuele II 148 a Bra si percepisce l'emozione e la trepidazione di otto bambine che per la prima volta, davanti ai familiari e al pubblico, mostrano le proprie opere. Sono il risultato di un percorso condiviso e appreso frequentando i diversi corsi di disegno e pittura condotti dai maestri Martina Almonte e Giovanni Botta nella sede dell'associazione.

E' tra le iniziative di Agata Comandè, presidente e promotrice dell'arte e della cultura in ogni direzione, nonché insegnante di scuola primaria, capace di percepire e cogliere il potenziale intellettivo dei bambini per favorire la propria creatività anche in campo artistico. Le espositrici Emma, Alessia, Carola, Ilaria, Giada, Maia, Melissa e Greta, sono accompagnate da una  giovane maestra, la diciottenne Martina Almonte.

Introduce Agata Comandè: “Il momento è delicato per la formazione dei bambini e dei ragazzi distratti dagli strumenti tecnologici che li inducono alla dipendenza e all'isolamento. Dai dati statistici risulta un allarmante aumento di casi di depressione infantile e addirittura di suicidio. Noi insegnanti che ci occupiamo di educazione, siamo in contatto ogni giorno con forme di alterazioni cognitive nel processo di sviluppo del bambino, sono i giochi tecnologici a ipnotizzare la loro attenzione. Tuttavia bloccare l'accesso alla tecnologia sarebbe sbagliato, la tecnologia deve proseguire come tutti i processi evolutivi. L'alternativa consiste nell'insegnare ad usare la tecnologia con criteri idonei, ma soprattutto proporre alternative come l'arte, la scrittura, la poesia, il racconto, la musica, il teatro. In sostanza incrementare la passione del bambino verso altre tematiche. La filosofia del contesto che accompagna l'aspetto culturale moderno, è fondamentale. Ossia un oggetto posto in un museo in tale contesto prestigioso acquista valore. Ecco come un disegno di un bambino dimenticato su una scrivania, oppure addirittura gettato perde valore, al contrario, se incorniciato e inserito in un altro contesto acquisisce valore, non economico di per sé, ma artistico e di significato. Prova ne è che oggi con questa esposizione, ci rendiamo conto dell'effetto e del valore sorprendente che le opere delle allieve bambine acquisiscono all'interno di un contesto artistico”.

In effetti, queste opere poste ad abbellire le pareti della sala sono la prova inconfutabile di quanto sia determinante per l'adulto soffermarsi sulla potenza creativa del bambino, per incoraggiarlo a intraprendere un corso di qualsiasi pratica artistica. Martina Almonte è un esempio di quanto possa fiorire la creatività coltivata fin dalla tenera età, che consente a sua volta, di insegnare come approcciarsi all'arte. Martina sin dalla primissima infanzia si è dedicata al disegno e appena dodicenne ha partecipato alla Biennale della Femminilità di Bra e in seguito ad altre importanti esposizioni ricevendo premi e attestati di merito.

Avvicino Martina Almonte e chiedo: "Qual'è stato il primo disegno significativo per te?”. Risponde sbattendo quelle meravigliose ciglia lunghe e incurvate naturali.

"Quando all'asilo ho iniziato prendendo spunto dai cartoon delle fatine Winx, disegnandole e sfumandole con le ombre in bianco e nero, ma in modo realistico come bimbi veri. Mia mamma intuendo la mia propensione per l'arte mi ha iscritta all'Accademia di belle Arti Novalia per studenti universitari di Savigliano. Non mi volevano ammettere ai corsi per la mia precoce età, ma esaminati alcuni miei disegni hanno fatto un'eccezione”.

Quanto tempo dedichi nella giornata al disegno?

"Ogni momento della giornata, anche sui banchi di scuola, mentre ascolto le lezioni faccio uno schizzo della classe. All'Accademia ho approfondito le varie tecniche, matita, grafite, acquerelli, olio, acrilici, poi sanguigna col carboncino, a 14 anni avevo sperimentato tutte le tecniche. “Qual'è la tua opera preferita?” - “La Venere del Botticelli, starei a contemplarla per la vita intera”.

So che è stata Agata Comandè a proporti per i corsi di laboratorio.

"Sì, devo molto ad Agata, incoraggiandomi mi ha sempre sostenuta nel mio percorso artistico, tanto da ritenermi in grado di insegnare ai bambini per i corsi di BrArte. Ho studiato un metodo semplice per approcciarmi al loro ragionamento, per spiegare la teoria di Newton ho portato l'esempio dell'arcobaleno, mostrando loro un prisma di cristallo e ho insegnato man mano le varie tecniche con l'esempio pratico”.

Cosa suggerisci ai genitori?

“Dare sempre valore ai propri figli, incoraggiarli, provo a convincerli portando il mio percorso come esempio”.

Anche Marzio Avalle Map è intervenuto rivolgendosi alle bambine esortandole a non strappare mai un disegno brutto. Dagli errori si impara e soprattutto conservando tutto il materiale prodotto, negli anni col confronto si può verificare con soddisfazione il cammino fatto. Ha aggiunto anche qualche piccolo e divertente trucco del mestiere.

Buona Arte a tutti!

La mostra si protrae fino a domenica 9 giugno 2024 all'associazione culturale di BrArte in via Vittorio Emanuele II 148 a Bra.

Orari: giovedì e venerdì 16,30/19,00; sabato 10,00/12,00 – 16,30/19,00; domenica 10,00 /12,00. Per informazioni: 338 4204045; email: brarte.associazioneculturale@gmial.com.

Fiorella Avalle Nemolis

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