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PEVERAGNO/ Riflessioni sul colonialismo italiano dell'800 in Africa Orientale nello spettacolo del Birùn

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Il nuovo spettacolo originale e autoprodotto dalla Compagnia del Birùn di Peveragno "Futuro Remoto - Il colonialismo italiano dell’Ottocento in Africa Orientale", andato in scena nel cortile del Centro Culturale Ambrosino a Peveragno, è stato accolto con grande partecipazione e gradimento del pubblico. L'argomento trattato è spinoso e scomodo tanto più che coinvolge un personaggio storico del nostro paese a cui sono stati dedicati monumenti, strade, piazze e musei.

"Ma, convinti che il teatro debba parlare di ciò che per diverse ragioni è taciuto, abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo e abbiamo accolto confronti e collaborazioni, fatto squadra, pensato e inventato senza tirarci indietro mai, nemmeno di fronte alle molteplici difficoltà o alle divergenze - dicono gli organizzatori -. Così abbiamo affrontato la storia del nostro concittadino Pietro Toselli, colonizzatore in Africa Orientale della prima ora e, di conseguenza, ci siamo immersi nelle vicende maledette e in auge ancora oggi del colonialismo. Impresa difficile e dolorosa che tuttavia ci può permettere di leggere il presente, di immaginare il futuro e di prendere coscienza dei crimini verso intere popolazioni che sono sotto gli occhi di tutti: futuro remoto, appunto".
 
"Il progetto ha richiesto un lungo lavoro di ricerca per il quale ringraziamo le registe Gabriella Bordin, che ha curato anche la drammaturgia, ed Elena Ruzza e Maria Abebù Viarengo per la collaborazione artistica. Anche l'investimento di energie e di risorse è stato importante ed è doveroso ringraziare per il loro sostegno il Comune di Peveragno, gli sponsor, in primis la Banca di Boves, e i soci", concludonoLa prossima replica dello spettacolo sarà la sera del 21 luglio, ospite del Festival Zoè in città a Cuneo.

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