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Criticità del 112 in Piemonte: polemiche sull'organizzazione

CUNEO

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E' stato presentato al cospetto della IV commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte il rapporto tecnico relativo alle criticità del modello organizzativo del 112 e i criteri generali per attuare sul territorio soluzioni interforze e la riunificazione delle centrali operative.

"Un aumento dei tempi incontestabile, l’inadeguatezza tecnologica che contraddistingue le sale operative, dati tecnici puntualmente forniti su cui attendiamo di essere smentiti" si legge in un comunicato congiunto di NurSind, Conapo, FNS Cisl, Confsal Vigili del fuoco, Uilpa, Siulp, Sap e Siap Polizia di Stato.

Proseguono: "Abbiamo portato le istanze e le considerazioni di chi nelle centrali operative (italiane ed europee) ha fin da subito espresso la necessità di approntare sale unificate per scongiurare quei rischi che in altre regioni sono esitati in tragedie. La tesi che giustifica il mantenimento di una struttura per filtrare le chiamate si colloca a distanza siderale rispetto alle esigenze dei cittadini che, lo ricordiamo, hanno diritto ad essere soccorsi nel più rapido tempo possibile".

E specificano: "In Francia, Belgio Germania, Olanda e Croazia, solo per citare alcuni esempi, non è in alcun modo tollerata la chiamata al 112 per informazioni sulle farmacie di turno o sulla viabilità [...]. Se in Piemonte una richiesta su due è inappropriata significa che le autorità non hanno provveduto ad informare i cittadini sul corretto funzionamento del servizio come la legge prescrive".

Le nostre organizzazioni - dicono - continueranno a denunciare quei disservizi che anche la magistratura ha rilevato, perseguendo esclusivamente l’interesse pubblico, a “tamburo battente” fino alle prossime consultazioni elettorali.

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